Uno degli elementi che incide di più sulla sicurezza al volante sono le condizioni degli pneumatici, componente fondamentale che deve garantire stabilità e aderenza al veicolo. Controllare periodicamente lo stato delle gomme del proprio mezzo di trasporto assicurandosi che siano in pressione e soprattutto che non siano usurate è di vitale importanza.
E’ una credenza comune quella di pensare che le performance degli pneumatici degradino man mano che il battistrada si riduce. In realtà questo fenomeno non è così ovvio e soprattutto non avviene allo stesso modo per tutte le condizioni di guida e tutti i produttori di pneumatici. Questa falsa credenza, in aggiunta all’assenza di regole che impongano un livello di performance minimo quando gli pneumatici sono usurati, può portare gli automobilisti ad effettuare la sostituzione prima di raggiungere il limite legale di usura (che ricordiamo è 1,6 mm), quando ancora sono efficienti e sicuri. Ben 128 milioni di pneumatici l’anno in Europa, infatti, vengono sostituiti troppo presto.
Questo rappresenta un problema di sostenibilità ambientale non da poco. Per questo motivo ci sono produttori più sensibili di altri nel realizzare pneumatici le cui performance rimangono elevate anche all’aumentare dell’usura, come Michelin. Prestazioni che però oggi non sono misurate a livello normativo e non possono quindi essere prese in conto in fase di omologazione dello pneumatico.
Test per pneumatici usurati
Nel 2024 arriverà Il test degli pneumatici usurati sul bagnato: una novità importante per la sicurezza di guida, l’ambiente e una maggiore trasparenza verso i consumatori quando acquistano pneumatici nuovi.
L’ Informal Working Group on Wet Grip on Worn Tyres (IWGWGT) e la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite stanno lavorando ad un test per misurare le prestazioni di frenata sul bagnato degli pneumatici usurati. Le consultazioni sono iniziate nel 2019 ed ora stanno giungendo ad un risultato, visto che all’inizio dell’anno prossimo è atteso l’arrivo di questo metodo di verifica dell’usura degli pneumatici.
L’obiettivo è farlo entrare poi in vigore a partire da luglio 2024 per gli pneumatici di nuova omologazione, mentre due anni più tardi per tutti gli pneumatici auto nuovi. L’idea è quella di estendere le prove non solo alle auto, ma anche ai veicoli commerciali sia leggeri che pesanti. Al momento alcuni dettagli del metodo di prova sono in corso di definizione come, ad esempio, il condizionamento e le caratteristiche della pista di prova e le condizioni di irrorazione.