Se dal confronto tra ruota di scorta e kit di montaggio non sei ancora riuscito a individuare la soluzione più adatta alle tue esigenze è buona cosa che tu venga a conoscenza degli pneumatici runflat. Probabilmente sei uno di quegli automobilisti che non amano sporcarsi le mani o che, addirittura, potresti non accorgerti di un’eventuale foratura. Non ti preoccupare, non sei un caso irrecuperabile 😉: scopri di seguito perché i runflat fanno al caso tuo.
Che cosa sono gli pneumatici runflat
Gli pneumatici runflat sono nati negli anni ’80 su iniziativa dell’impresa statunitense Bridgestone: inizialmente erano stati progettati per essere destinati alle persone disabili, impossibilitate a fermarsi per cambiare una gomma. Successivamente, il loro mercato si è esteso a tutte le categorie di automobilisti tant’è che case automobilistiche come la BMW hanno deciso di utilizzarli come dotazione esclusiva dei propri veicoli.
La loro principale caratteristica è che, in caso di foratura con una consistenza perdita di pressione, sono in grado di sostenere il peso della macchina deformandosi solo leggermente (mentre gli pneumatici tradizionali si appiattirebbero sull’asfalto). In questo modo è possibile raggiungere, con una marcia quasi regolare, il gommista più vicino, il tutto senza effettuare alcuna operazione di riparazione o sostituzione.
Vantaggi e svantaggi degli pneumatici runflat
Sembrerebbero dunque una manna dal cielo, ma come per tutte le cose è giusto valutare e bilanciare i vantaggi e gli svantaggi.
Va precisato che se un’automobile non prevede pneumatici runflat di prima installazione è sconsigliato montarli durante una successiva sostituzione: prima di farlo sarebbe, infatti, necessario sostituire anche i cerchi. In questi casi va ricordato che le sospensioni dell’auto vengono studiate dai progettisti in funzione di una gomma normale: l’introduzione di un elemento più rigido come lo pneumatico runflat modificherebbe significativamente le risposte della macchina alle sollecitazioni. Allo stesso modo, si sconsiglia di passare da pneumatici runflat di prima installazione a pneumatici normali poiché gomme più morbide modificherebbero in maniera significativa il comportamento della vettura su strada.
Gli pneumatici runflat, dunque, necessitano di cerchioni specifici e studiati appositamente per questo tipo di gomma che non devono deformarsi in caso di forti urti e devono garantire il corretto funzionamento della vettura in caso di foratura. Per gli appassionati di cerchi specifichiamo che, nel caso dei runflat, devono essere muniti di Extended Hump (EH) oppure di Extended Hump+ (EH+), ossia di risalti speciali ubicati dentro il canale della ruota. A questi si aggiungono poi specifici sensori che rilevano automaticamente la pressione degli pneumatici e, di conseguenza, avvertono tempestivamente il conducente nel caso in cui uno di questi si fosse bucato.
I vantaggi
- Addio a riparazioni o sostituzioni delle ruote bucate, incubo di chi non ama sporcarsi le mani; si riducono altresì i rischi associati a queste operazioni se condotte in orario notturno o in condizioni di scarsa visibilità.
- Possibilità di percorrere 20 o 30 chilometri per raggiungere il gommista più vicino a una velocità massima di 80 km orari.
- Possibilità di riprendere la marcia anche dopo un periodo di fermo dell’automobile (l’utilizzo di questi pneumatici in caso di foratura non ha un termine temporale).
- Senza la necessità di avere con sé una ruota di scorta (assieme a cric e chiave) non vi è ingombro nel bagagliaio e si riduce così il peso della vettura.
Gli svantaggi
- Trattandosi di uno pneumatico più rigido questo può inficiare il comfort di marcia che si riduce soprattutto sui tratti di strada più sconnessi.
- Sono pneumatici più costosi rispetto a quelli tradizionali, sia al momento dell’acquisto, sia in fase di montaggio e smontaggio in quanto si tratta di operazioni che richiedono attrezzature particolari (si stima un +20% rispetto al prezzo delle gomme tradizionali).
- In caso di foratura spesso è necessaria la sostituzione dello pneumatico runflat. Inoltre, non sempre è sufficiente sostituire solo lo pneumatico forato, ma è opportuno procedere con la sostituzione anche del suo compagno d’asse al fine di usufruire di gomme con lo stesso livello di usura.