Nel settore auto non sono molte le aziende che possono vantare una storia ultracentenaria: è il caso di Goodyear, fondata nel 1898, che nel 2023 celebra i 125 anni di vita.
Nell’arco di questo periodo, Goodyear ha presentato sul mercato molte innovazioni divenute poi uno standard del settore dei pneumatici.
Ripercorriamo allora la sua storia dagli anni ’30 ad oggi con alcuni dei momenti più significativi per l’azienda.
L’evoluzione di Goodyear negli anni
1934: è l’anno della presentazione dei primi pneumatici chiodati destinati all’uso su neve, ghiaccio e fango. È stata la soluzione più utilizzata fino agli anni Settanta, quando la tecnologia permise di migliorare mescole e battistrada per la guida in condizioni estreme.
1937: l’attenzione all’ambiente ha inizio già verso la fine degli anni Trenta, con la produzione del primo pneumatico realizzato in gomma sintetica, naturalmente senza mettere in secondo piano le performance.
1938: nasce l’antenato delle moderne gomme runflat. Una copertura con doppia camera d’aria che garantiva, in caso di foratura, che il pneumatico mantenesse una parte della pressione di gonfiaggio, grazie alla camera d’aria più interna.
1955: a distanza di più di 50 anni dal brevetto, i pneumatici tubeless Goodyear sono sempre più diffusi a bordo delle vetture, diventando uno standard anche per gli altri produttori di gomme.
1964: inizia l’avventura di Goodyear in Formula 1 come fornitore di pneumatici. Per oltre trent’anni il marchio americano sarà presente nella massima categoria automobilistica, in 7 di questi anni in qualità di unico fornitore.
1977: viene realizzato il primo pneumatico quattro stagioni, uno snodo cruciale nella storia delle gomme auto. Con la denominazione Tiempo diventa uno spartiacque nel settore e un prodotto considerato iconico quasi cinquant’anni dopo.
1984: la gomma all season fa il suo debutto anche nel mercato europeo con il modello Goodyear Vector, un punto di riferimento nel mercato dei pneumatici. Questa serie, con tutte le versioni che si sono succedute negli anni, è la più premiata dai test nella categoria delle coperture quattro stagioni.
1992: l’esperienza maturata in Formula 1 viene portata sulle auto stradali con il Goodyear Eagle F1 che equipaggia la supercar McLaren F1, capace di sprigionare 620 cavalli e che necessita quindi di pneumatici appositi in grado di supportare una tale potenza.
1998: si conclude l’esperienza di Goodyear nella massima categoria delle corse. Ad oggi però, a distanza di 25 anni, il produttore americano è il più vincente nella storia della Formula 1, con 368 gran premi vinti, 24 titoli piloti e 26 costruttori. Almeno per qualche anno ancora questi primati resteranno imbattuti.
2001: al Salone dell’auto di Ginevra viene presentato il primo pneumatico a livello globale ad essere dotato di una mescola realizzata con materiali derivati dal mais.
2005: nel segmento delle gomme destinate ai camion è introdotto il pneumatico denominato Goodyear DuraSeal, che si auto-ripara in caso di foratura permettendo così di proseguire la circolazione.
2018: la sostenibilità passa anche dall’adozione di veicoli ibridi ed elettrici, più pesanti e con una coppia più potente. Servono gomme adeguate e Goodyear si fa trovare pronta con il modello EfficientGrip Performance, che riduce la resistenza al rotolamento per limitare i consumi e consentire così una maggior durata delle batterie.
2020: da sempre all’avanguardia, l’azienda americana presenta il suo prototipo di pneumatico “airless” (di cui vi avevamo già parlato qui), ovvero senza aria, quelle che saranno le gomme del futuro. Saranno in grado di evitare le forature, proprio perché prive di aria al loro interno, la manutenzione sarà ridotta al minimo e riusciranno a garantire un chilometraggio maggiore in confronto alle gomme auto che abbiamo visto sino ad oggi.
2023: ed eccoci giunti ai giorni nostri: per celebrare i suoi 125 anni Goodyear ha presentato il prototipo di un pneumatico realizzato al 90% con materiali sostenibili, continuando a percorrere la strada intrapresa negli anni Trenta del secolo precedente con la prima copertura realizzata con gomma sintetica. Un cerchio che si chiude per il marchio americano ma che rappresenta solo un passo avanti nel percorso dell’innovazione.
L’obiettivo per il 2030
Il prossimo obiettivo c’è già ed è fissato per il 2030: entro quella data, infatti, è previsto il lancio del primo pneumatico realizzato al 100% con materiali riciclati, che sfrutterà il lavoro compiuto sul prototipo che è stato annunciato proprio quest’anno.