L’obiettivo di Goodyear è chiaro: realizzare un pneumatico composto al 100% da materiali sostenibili entro il 2030. Mancano poco meno di otto anni, ma l’azienda ha già raggiunto nel 2022 un importante traguardo presentando un pneumatico dimostrativo formato al 70% da materiali a ridotto impatto ambientale, un prodotto su cui sono stati testati diversi processi innovativi e decisamente all’avanguardia nel settore.
Da cosa è composto un pneumatico sostenibile
Questo nuovo pneumatico Goodyear è composto da alcuni ingredienti principali che vanno a formare le componenti strutturali necessarie. Ecco quali sono quelli principali:
- Il nerofumo si trova, da sempre, all’interno dei pneumatici e serve per rinforzare la mescola e contribuire ad aumentarne la durata. Per tradizione, si è sempre ottenuto bruciando diversi tipi di prodotti derivati dal petrolio, ma Goodyear ne ha presentate tre varianti provenienti da metano, anidride carbonica e olio vegetale. Le valutazioni iniziali del ciclo di vita dimostrano una riduzione delle emissioni di carbonio rispetto agli attuali metodi di produzione del nerofumo, oltre a privilegiare l’impiego di materie prime a base biologica o di materiali di rifiuto.
- Goodyear è il pioniere dell’utilizzo dell’olio di semi di soia nella produzione dei pneumatici, sostanza che aiuta a mantenere la mescola flessibile a temperature variabili. L’olio di soia è una risorsa biologica che sostituisce prodotti a base di petrolio riducendone, di conseguenza, l’utilizzo.
- La silice è un ingrediente spesso usato nei pneumatici per migliorare l’aderenza e ridurre il consumo di carburante. Il nuovo pneumatico Goodyear contiene una varietà unica di silice prodotta dalla cenere della lolla di riso, un sottoprodotto della lavorazione del riso che viene spesso scartato e smaltito nelle discariche.
- Non può mancare poi il poliestere per la realizzazione delle corde dei pneumatici, riciclato da bottiglie e da altri rifiuti di plastica e ritrasformata nelle sue sostanze chimiche di base per poi essere ricomposto in poliestere di una qualità utilizzabile.
I test effettuati su una Tesla Model 3
I test effettuati indicano la capacità della Tesla di muoversi su gomme senza aria a una velocità massima di 88 km/h, e dai primi commenti trapelati sembra che l’auto si comporti in modo leggermente diverso dal solito, specialmente nei cambi di direzione repentini.
Goodyear afferma che i piloti hanno fornito feedback positivi nei confronti di queste gomme, che promettono di essere più sicure, di non necessitare di manutenzione, di durare di più e di essere più ecologicamente sostenibili rispetto alle gomme tradizionali: sembra un sogno, ma la realtà ad oggi è che queste gomme sono molto difficili da progettare nel modo corretto, e c’è ancora tanta strada da fare prima di una versione pronta per il mercato.
Inoltre, come sappiamo, l’efficienza delle gomme gioca un ruolo fondamentale sull’autonomia complessiva delle auto elettriche: per il momento non sappiamo se il prototipo testato da Goodyear sia risultato essere efficace nel ridurre i consumi energetici, ma se così fosse si tratterebbe di un momento molto importante per il futuro della mobilità elettrica.
Non ci resta che attendere…il 2030 è ancora lontano, ma tra qualche anno potremmo non doverci più preoccupare della pressione delle gomme!