La revisione è uno dei controlli più importanti per la nostra vettura e, non a caso, è obbligatorio per legge secondo quanto previsto dal Codice della Strada all’articolo 80. “Obbligatorio” ci fa sottintendere che con la revisione scaduta non si può circolare. E ovviamente non possono mancare le sanzioni per i trasgressori, che vanno da un minimo di 173€ a un massimo di 7993€ con eventuale fermo o confisca del veicolo o ritiro della carta di circolazione.
Una questione di sicurezza
Con la revisione si vanno a verificare le condizioni di sicurezza dell’auto e controllare le emissioni inquinanti (bollino blu) nonché la rumorosità.
Nello specifico, la revisione è volta a controllare:
- il funzionamento freni;
- la fluidità dello sterzo;
- la visibilità;
- il funzionamento impianto elettrico;
- l’usura di pneumatici e sospensioni;
- l’integrità del telaio;
- la regolarità dei rumori e dei gas di scarico;
- gli equipaggiamenti omologati.
Una volta completati tutti questi controlli, l’officina rilascia un’etichetta da applicare sulla carta di circolazione che attesta la regolarità del controllo stesso. Per quanto riguarda le tempistiche, la revisione va fatta decorsi quattro anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni due anni, in ogni caso entro la fine del mese in cui si è fatta la prima immatricolazione.
Casi particolari: auto a GPL, metano ed elettriche
Alcune particolarità riguardano le auto a GPL, metano ed elettriche. Le bombole di GPL non vanno revisionate poiché garantiscono sicurezza, anche in caso di incendio o incidente, grazie ad apposite elettrovalvole che gestiscono il flusso di gas. Vanno però sostituite dopo 10 anni di utilizzo. Per le auto con l’impianto a GPL non sono previste scadenze di revisione specifica, ma esistono comunque momenti precisi in cui dover sottoporre l’auto a controlli come i tagliandi periodici. Le auto a metano seguono gli stessi obblighi previsti per le auto a benzina o diesel con in più obblighi specifici legati alle bombole. Le auto elettriche, secondo la legge, sono autoveicoli atipici, e per essi è prevista la revisione ogni anno.
Attenzione furbetti! Non pensate di farla franca.
Dal 2016 la Motorizzazione “controlla” a distanza la revisione grazie a un sistema di videosorveglianza attivo nella gran parte delle officine. Un modo per mantenere aggiornato il proprio archivio, ma anche per garantire uno standard elevato del servizio erogato. Inoltre, dal 31 marzo 2019 è previsto il rilascio del certificato di revisione: si tratta di una sorta di verbale che contiene i risultati del controllo tecnico (dati inerenti il numero di identificazione della macchina, targa di immatricolazione e simbolo dello Stato di immatricolazione, luogo e data del controllo, chilometraggio al momento del controllo, categoria del veicolo, carenze individuate e livello di gravità, risultato del controllo tecnico, data del successivo controllo tecnico o scadenza del certificato attuale, nome dell’organismo che effettua il controllo e firma o dati dell’ispettore responsabile del controllo) che può essere consultato anche in formato elettronico sul Portale dell’automobilista. L’obiettivo principale di questa misura è di limitare le frodi nazionali ed europee sul chilometraggio delle auto.
Novità 2023
Da gennaio 2022 è disponibile il Bonus veicoli sicuri per ottenere 9,95 euro di rimborso, a titolo di compensazione, per l’aumento della tariffa della revisione auto (che in realtà non è un vero e proprio aumento ma un adeguamento Istat della tariffa ministeriale ferma al 2004). Fino al 31 marzo 2023 si può ancora richiedere il contributo per le revisioni effettuate nel corso del 2022, mentre dal successivo 3 aprile si potrà richiedere esclusivamente il contributo per le revisioni eseguite nel 2023.