Il motore a scoppio è il cuore del funzionamento della maggior parte delle automobili e delle motociclette attualmente presenti sulla strada. Ci avvaliamo del suo aiuto ogni giorno quando utilizziamo la macchina o quando saliamo in autobus: il motore a scoppio è fondamentale per la società e per il momento non è ancora sostituibile. La sua funzione, molto brevemente, è quella di convertire l’energia chimica, all’interno di una miscela aria combustibile, in lavoro meccanico.
L’origini di questa importante componente dell’auto risalgono al 1853 e sono italiane, i suoi creatori sono infatti gli italiani Eugenio Barsanti e Felice Matteucci. La messa a punto di un motore prestante e utilizzabile in strada fu difficoltosa, in quanto i primi modelli erano poco potenti e sprovvisti di frizione: mancava la fase di compressione, essenziale per dare potenza ed efficienza al motore e ciò non permetteva ai primi motori a scoppio di partire da veicolo fermo. Per questo motivo, i primi mezzi a essere dotati di tale motore furono le navi, considerato che le eliche hanno un momento di inerzia quasi inesistente.
I motori a combustione interna odierni si dividono in motori volumetrici -dove il fluido motore viene elaborato periodicamente all’interno di un volume ben definito generato ciclicamente- successivamente suddivisi in motori a movimento alternativo e a movimento rotativo, e in motori continui -il fluido motore viene elaborato continuamente in un volume costante. I motori alternativi si dividono in motori a due tempi, a quattro, a sei e a sette; a oggi i più utilizzati sono i motori a due tempi nel campo motociclistico anche se va rilevata l’importante concorrenza dei motori a quattro tempi.
Il funzionamento del motore a scoppio avviene grazie a diversi sistemi:
- impianto di accensione;
- impianto di avviamento;
- impianto di alimentazione;
- impianto di raffreddamento;
- impianto di scarico.
Il malfunzionamento del motore che può essere causato da un problema ad uno di questi impianti, spesso compromette l’intero sistema locomotivo della vettura ed è segnalato da un’apposita spia gialla sul quadro strumenti. Nelle auto più moderne l’accensione della spia è accompagnata da un codice d’errore -da riferire nell’immediato al meccanico- e da un calo di prestazioni dell’auto a seguito dell’attivazione automatica della modalità di emergenza (volta a tutelare il motore al fine di evitare guasti peggiori). In questi casi è vivamente consigliato interrompere immediatamente la guida e chiamare uno specialista: i problemi al motore non sono mai da sottovalutare anche perché spesso possono aggravarsi comportando ulteriori e onerosi danni.
Durante il corretto funzionamento, la locomozione avviene a seguito della combustione di un carburante -benzina, gasolio, metano, GPL- e di un comburente, generalmente l’aria. Il gas o il liquido entrano attraverso una valvola all’interno della camera di scoppio e una volta compressi tramite il cilindro avviene la combustione che genera gas ad alta pressione, i quali spediscono in posizione di partenza il cilindro e successivamente vengono espulsi da una valvola di scarico. In questo modo, essendo il sistema collegato all’albero motore, si ha la trasformazione da energia chimica in lavoro meccanico.