L’impianto di scarico è un sistema complesso formato da diverse componenti, essenziale per diverse funzioni nelle auto e moto: espellere i gas di scarico emessi dal motore, ridurre il rumore prodotto dallo scoppio e ridurre la capacità inquinante dei gas stessi prima che raggiungano l’esterno. La funzione catalitica infatti, pur non essendo presente in passato, al giorno d’oggi ha assunto un ruolo fondamentale a seguito dei problemi atmosferici e climatici creati dell’inquinamento dovuto alle emissioni di auto e fabbriche, ed è presente d’obbligo in tutti gli impianti di scarico moderni.
In molti pensano che l’impianto intero sia composto dal solo silenziatore, comunemente chiamato marmitta; in realtà non è così, i principali componenti sono il silenziatore, il flessibile, il catalizzatore, il collettore e il tubo di scarico. Il sistema inizia con il collettore, che altro non è che un insieme di tubi, tanti quanti sono i cilindri, collegati direttamente con il motore che si uniscono in un unico raccordo; i collegamenti tra i tubi sono chiamati flange. Alla fine del collettore c’è il flessibile che serve ad assorbire i movimenti compiuti dal motore durante la combustione; il flessibile è composto da una maglia di fili d’acciaio a tenuta, per non far disperdere i gas di scarico. Il silenziatore è il rigonfiamento prima del tubo di scarico che comunemente viene chiamato marmitta; svolge due funzioni fondamentali, la riduzione del rumore e il filtraggio dei gas -da parte del catalizzatore montato all’interno- prima che si disperdano nell’atmosfera dal tubo di scarico. Il silenziatore, smorzando i gas combusti aumenta la compressione nei cilindri e riduce inevitabilmente un po’ della potenza generata dal motore, specialmente nel motore a due tempi delle motociclette; per questo motivo esistono diverse varianti studiate apposta per ogni necessità, create con forme diverse al fine di ridurre al minimo la perdita prestazionale. Silenziatori lunghi con diametro ristretto favoriranno lo sfruttamento del motore ai bassi regimi mentre silenziatori corti ma più larghi aumenteranno le prestazioni ad alta velocità.
I gas generati dalla combustione all’interno del motore raggiungono pressioni fino a 8 bar e temperature fino ai mille gradi centigradi. Gli impianti di scarico sono quindi composti da materiali estremamente resistenti al calore: nei veicoli a scopo agonistico vengono utilizzati materiali quali titanio e fibre di carbonio, mentre nelle vetture di grande produzione vengono adottati lamiere di ferro e acciaio, più economici ma comunque estremamente resistenti.
Accorgersi di un guasto all’impianto di scarico è, il più delle volte, molto semplice: un foro, una perdita o un malfunzionamento generano un aumento significativo del rumore provocato dalla combustione; sarà necessario recarsi in officina anche se si nota fumo nero uscire dal tubo di scarico e se si avvertono improvvise perdite di potenza del motore. Trascurare problemi all’impianto può essere pericoloso poiché alcuni dei suoi componenti potrebbero essere prossimi allo staccarsi dal mezzo, con il rischio di finire contro altre auto o persone a bordo strada.
Per ridurre le emissioni sonore del silenziatore, per diminuire le vibrazioni, evitare di danneggiare il motore, ridurre il consumo di carburante e scongiurare il rischio di una multa per inosservanza delle norme antirumore e antinquinamento consigliamo di eseguire un controllo in officina ogni 3 o 6 anni. Il periodo dipende molto anche da quanti chilometri siete soliti percorrere in un anno e dal vostro stile di guida.