Dal recente salone internazionale dell’automobile di Ginevra arrivano diverse novità, tra cui Oxygene, prototipo di pneumatico presentato da Goodyear ispirato al principio dell’economia circolare, con un’enfasi nella riduzione dei materiali di scarto, delle emissioni e della perdita di energia. Il prototipo presentato sarebbe in grado non solo di produrre ossigeno ma anche di ripulire l’aria dallo smog.
Oxygene risulta sicuramente migliore rispetto agli pneumatici attuali a cominciare dalla gomma, stampata in 3D utilizzando polvere di pneumatici riciclati e dotata di una struttura antishock aperta con scanalature che la attraversano perpendicolarmente. Questa struttura consente una durata maggiore e una sicurezza alla guida più elevata, annullando quasi totalmente l’effetto planning causato dall’acqua, che viene assorbita e utilizzata in maniera davvero incredibile da un’intelligenza artificiale montata al suo interno. Nello pneumatico, infatti, è presente del muschio vivo, il protagonista vero e proprio dell’innovazione in questione la cui utilità è di assorbire una grande quantità di smog e anidride carbonica. Stando ai dati raccolti da Goodyear, se in una città grande come Parigi venissero adottati questi pneumatici in tutti i 2,5 milioni di veicoli, Oxygene sarebbe capace di assorbire 4.000 tonnellate di anidride carbonica, producendo circa 3.000 tonnellate di ossigeno all’anno.
E se già questo vi sembra sbalorditivo sappiate che i vantaggi del muschio non si fermano qua: il prototipo di Goodyear sarebbe poi in grado di produrre elettricità accumulando l’energia generata durante la fotosintesi e alimentando così la sua elettronica integrata, che comprende sensori come l’unità di elaborazione dell’intelligenza artificiale e una luce sul fianco che cambierebbe colore per segnalare le manovre imminenti, dal cambio di carreggiata alla frenata. Il prototipo sarebbe dotato inoltre di un sistema di comunicazione LiFi (luce visibile) estremamente rapido ed efficiente, utile per connettere veicoli dotati della stessa tecnologia, ma anche altre infrastrutture che le strade e le città future potranno essere dotate.
“Si prevede che entro il 2050 più di due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle città, pertanto la pressione sulle reti di trasporto nei contesti urbani aumenterà in modo significativo” ha dichiarato Chris Delaney Presidente di Goodyear Emea che ha continuato affermando che “Infrastrutture e trasporti più verdi e più intelligenti saranno fondamentali per affrontare le sfide più urgenti della mobilità e dello sviluppo urbano”.