Le principali preoccupazioni dell’automobilista nei confronti della propria vettura spesso si limitano all’aspetto estetico, ossia a quelli che possono essere danni visibili conseguenti a incidenti, imprudenze o manovre un po’ azzardate. Per contro, dovrebbero destare molta più preoccupazione i cosiddetti danni invisibili, che se non vengono scoperti in tempo possono compromettere il veicolo in maniera importante. Tali danni sono la conseguenza di comportamenti potenzialmente pericolosi non solo per la vettura, ma soprattutto per il conducente e i suoi passeggeri.
Ignorare la spia del motore
Quando si accende la spia giallo-ambrata del motore, prima di farsi prendere dall’allarmismo, l’automobilista medio crede che spegnendo e riavviando l’auto, se la spia non si accende più, l’allarme non sussiste. Tale spia, indicante “avaria del motore”, vuol dire che c’è qualcosa che non va e fa riferimento a diverse tipologie di malfunzionamento, dal semplice contatto elettrico al furto di un pezzo. A maggior ragione, se non si spegne dopo aver riavviato l’auto, è opportuno non temporeggiare e recarsi quanto prima da un professionista per effettuare un controllo. Si può trattare di una banalità così come di un’anomalia pericolosa che se non viene bloccata in tempo può causare danni ad altre parti vitali del veicolo.
Non cambiare i fluidi e i filtri
Manuale d’uso e manutenzione alla mano e potrete scoprire procedure e tempistiche di controllo di fluidi e filtri. Di solito si inizia verificando il livello dell’olio motore, del liquido di raffreddamento del radiatore e dell’olio del cambio. Poi si passa al liquido dei freni, a quello del servosterzo e al liquido refrigerante del climatizzatore. Non può mancare una controllatina al liquido per la pulizia del parabrezza. Quanto ai filtri, è opportuno far controllare quello dell’olio e il filtro del carburante oltre ad accertarsi del buono stato del filtro dell’aria e di quello antipolline.
Trascurare gli pneumatici
Circolare con pneumatici in cattivo stato equivale letteralmente a buttare via denaro. A prescindere dai percorsi che si fanno abitualmente, una volta al mese è opportuno controllare la pressione delle gomme nonché lo stato di usura del battistrada e in caso di dubbio rivolgersi al gommista di fiducia.
Non seguire un programma di manutenzione
Prevenire è meglio che curare: la manutenzione è proprio questo in quanto è sufficiente il malfunzionamento di una componente dell’auto per compromettere il buon funzionamento di altre con un conseguente funzionamento anomalo dell’auto. Il tagliando è quell’occasione in cui, con l’ausilio di un professionista, si può studiare un piano di controlli personalizzato sulla base delle proprie abitudini di guida e della frequenza di utilizzo della vettura.
Tenere la macchina sporca
Non si tratta esclusivamente di una questione estetica e igienica: non lavare l’auto con la giusta frequenza espone la carrozzeria al rischio di corrosione a causa delle sostanze, visibili e non, che si depositano sulla superficie giorno dopo giorno (in primis escrementi di piccioni e resine che cadono dagli alberi). La pulizia di cristalli e specchietti, nonché dei tergicristalli, diventa poi una questione di sicurezza.
Guidare in maniera brusca
Ultimo ma non per importanza, uno stile di guida caratterizzato da manovre brusche. Non è solo una questione di sicurezza in quanto, non guidare in maniera fluida mette sotto stress le componenti meccaniche della vettura: piede gentile e cambi di marcia morbidi e l’auto e il portafogli ve ne saranno grati!